Storia

Campi di concentramento nazisti, come erano fatti?

Il ‘Vernichtungslager’ (campo di sterminio) fu una ‘invenzione’ tedesca che risale ai tempi della Seconda Guerra Mondiale ideata con il preciso scopo di essere la ‘soluzione finale’ del problema ebraico; tutti gli ebrei d’Europa assoggettati al dominio del Terzo Reich dovevano essere uccisi, questo era il diktat del Fuhrer Adolf Hitler. I campi di sterminio (o anche ‘campi di concentramento’), furono costruiti in differenti città europee già divenute dominio nazista e provocarono la morte di circa 6 milioni di ebrei, rappresentando senza dubbio la prima vera struttura ideata e realizzata per lo sterminio massivo di intere popolazioni sulla base di ideologie razziste.

Furono gli stessi detenuti a costruire i campi di concentramento ed ad effettuarne poi costanti manutenzioni, in questo modo non erano certamente ricompensati con la libertà, ma riuscivano, questo sì, a ritardare la loro esecuzione di qualche anno. La struttura base con cui si costruirono questi ‘lager’ poteva variare leggermente tra un posto ed un altro, ma per grosse linee rispondeva sempre ai canoni di sicurezza voluti da Hitler.

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